INCONTRARE LO ZEN

Ritornano i Maestri Zen, Rev. Gyoetsu Epifania e Rev. Doryu Cappelli del Tempio Anshin per un ritiro di meditazione che si terrà nel weekend del 14 e 15 maggio Sarà un’occasione per avvicinarsi allo Zen, di pratica e di studio, ma soprattutto di crescita comune.
Cosa è una Sesshin? Letteralmente significa “riunione di menti”. Nel concreto, è un periodo di meditazione intensiva attraverso la pratica dello Zazen, che può durare diversi giorni.
La presenza dei Maestri è molto preziosa, perché sono fonte diretta di insegnamenti e nozioni.
Per iscriversi alla Sesshin e per qualsiasi chiarimento o informazione non esitate a contattarci.

Incontro con lo Zen

Tre giorni all’insegna della tradizione Zen, con i rev. Annamaria Gyoetsu Epifania e Guglielmo Doryu Cappelli, Maestri nella tradizione dello Zen Soto ed eredi nel Dharma del Maestro Shoaku Okumura. Presentazione del libro “Se respiri stai danzando” della Maestra Zen e danzatrice Annamaria Gyoetsu Epifania, storie della tradizione Zen con lo spettacolo “La guida” di Emilio Ajovalasit e introduzione alla meditazione con i Maestri.

Origini del Buddhismo Mahayana

Tra il I e il II secolo d.C. si sviluppò un grande movimento all’interno del buddhismo primitivo. La rivoluzione, rappresentata da un’intensa produzione letteraria, non fu omogenea e iniziò all’interno delle numerose sette buddhiste indiane. Dall’ideale individualistico dell’arhat (illuminati), che costituivano una sorta di aristocrazia spirituale, prende piede il movimento Mahayana, il grande vascello, che ebbe ampia diffusione nell’Asia settentrionale e orientale, contrapponendosi all’Hinayana. Definito con intento polemico, dai seguaci del Mahayana, piccolo vascello, l’Hinayana precludeva ai laici una piena partecipazione alla vita religiosa e la possibilità della salvezza, consentendo, solo a un’élite spirituale, di compiere “la traversata” verso il nirvana. Il Mahayana, al contrario, si rivolgeva sia ai monaci che ai laici e perseguiva l’obiettivo della liberazione di tutti gli esseri dalla sofferenza, senza distinzione alcuna.